La relazione di Boeri al Parlamento alimenta le preoccupazioni dei lavoratori sul loro futuro previdenziale
di Nazzareno Mollicone
Nella sua relazione annuale sull’INPS, svolta alla Camera dei Deputati – Sala della Regina – il 4 luglio, Tito Boeri (presidente dell’Ente dal dicembre 2014 per nomina di Matteo Renzi) ha espresso delle tesi che appaiono sorprendenti ed anche pericolose per il sistema previdenziale italiano. Boeri, prendendo spunto dal fatto che all’INPS sono state delegate dallo Stato una serie d’incombenze amministrative e finanziarie che con la previdenza c’entrano poco (disoccupazione, bonus bebè, controlli malattia, invalidità civili, immigrazione, certificazione degli iscritti ai sindacati, ed altro ancora) ha proposto che esso cambi denominazione e che la “P” della sigla debba in futuro…
Gentile lettore, per continuare la fruizione dell'articolo deve prima fare il login oppure abbonati direttamente alla nostra rivista !