Il ministero dell'Economia, alla ricerca di nuove risorse, ha allo studio un rincaro dell'imposta di soggiorno. A opporsi gli albergatori e tutti quanti hanno a cuore lo sviluppo delle attività legate al turismo
di Salvatore Sfrecola
Sembra una contraddizione, ma per il fisco non lo è. Il “contributo di soggiorno”, come lo definisce il Comune di Roma, l’imposta che colpisce chi pernotta in un albergo, la più alta d’Europa, sottolinea Giorgio Palnucci, di Confindustra Alberghi, appare in contrasto con la vocazione turistica del nostro Paese che sembra, dalle prime stime, aver recuperato quote di visitatori nel corso dell’estate. Ma è proprio questo aumento del turismo ad aver probabilmente destato l’attenzione, e l’appetito, dei tecnici del Ministero dell’economia, alla ricerca di entrate nuove, anche in vista della preannunciata abolizione della tassa sulla prima casa. Il premier ne…
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