Dopo le pesanti sconfitte elettorali i 5Stelle cercano di alzare il tiro per riconquistare il proprio elettorato, così sulle autonomie regionali puntano i piedi e prendono tempo. Più marcata la posizione sulla Tav, dove il no è perentorio. Sullo sfondo c'è la sitruaazione economica, la Ue boccia il programma italiano, ma il problema vero è la recessione e il calo della produzione industriale. Nonostante le smentite, saranno indispensabili interventi correttivi
Dopo l’ennesima batosta elettorale i 5Stelle cercano il rilancio alzando il tiro. Così Di Maio è stato indotto a rilanciare su alcuni temi per rispondere agli attacchi interni di chi lo vede troppo appiattito sulle posizioni di Salvini. Così sulle autonomie regionali ha posto uno stop preciso, vanno realizzate, ma con precise garanzie. Insomma si tratta, ma senza dare l’idea del cedimento. Ancora più complessa la situazione della Tav. Grillo e Di Battista pongono a Di Maio un vero e proprio ultimatum, se vuole restare alla giuida del movimento non deve cedere. Ma anche la LKega non vuole e non…
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